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" La Madonnina "

San Giovanni Rotondo

Via Novelli 21 - 71013 San Giovanni Rotondo (FG) 0882452337 338.3424615

San Giovanni Rotondo è situato al centro di un'ampia conca a 20 Km da Monte Sant'Angelo ed a 567 metri sul livello del mare.
Il centro abitato di San Giovanni Rotondo si estende sull'altopiano del Pianoro, a metà strada tra le cime più alte del Gargano, Monte Nero e Monte Calvo. La cittadina conserva ancora la struttura di un antico paese di montagna con costruzioni bianche ricoperte da caratteristici coppi rossi.

san giovanni rotondo


Non esistono vere e proprie fonti storiche riguardo alle origini di San Giovanni Rotondo, la tradizione tramanda la storia secondo la quale i suoi primi fondatori sarebbero stati i Greci seguaci di Diomede. I primi insediamenti abitativi risalgono al periodo neolitico, nell'età del ferro il territorio era frequentato da gruppi Illirici che in seguito diventeranno i futuri Dauni.

Nel IV - III sec. a. C. il villaggio fu romanizzato, ad est dell'abitato venne edificato un tempio a forma rotonda, dedicato prima ad Apollo poi a Vesta ed infine a Giano detto "La Rotonda" per la sua forma circolare. A seguito di scavi sono infatti state riportate alla luce tombe riferibili a quell'epoca. In seguito gli abitanti della zona si convertirono al Cristianesimo; il tempio venne abbattuto, e su di esso fu eretta una chiesa dedicata a San Giovanni Battista.

In epoca normanno-sveva l'Imperatore Federico II fortificò il paese, cingendolo di mura e torri (se ne contavano addirittura una quindicina) divenendo una inespugnabile fortezza.

La città assunse l'aspetto di un castello. I pellegrini provenienti dal Tavoliere delle Puglie e diretti a Monte Sant'Angelo per venerare la grotta in cui era apparso l'Arcangelo San Michele, percorrevano la via Sacra Langobardorum. Dopo una sosta ai santuari di Santa Maria di Stignano e di San Matteo, a San Marco in Lamis, si fermavano quasi sempre a San Giovanni Rotondo.

A San Giovanni Rotondo lasciò traccia anche San Francesco d'Assisi, nel 1222, di ritorno dalla Sacra Spelonca di San Michele. Venne costruito un convento francescano che si trovava in via Michele D'Apolito, angolo via Pietro Giannone i ruderi del convento scomparvero dopo il 1700.

Il giorno dell'inaugurazione della chiesa "grande" di Santa Maria delle Grazie, avvenuta nel 1959, Padre Pio, prevedendo che avrebbe fatto «più chiasso da morto che da vivo», rimproverava i suoi confratelli, dicendo loro:

«Che cosa avete fatto: una scatoletta di fiammiferi?».

renzo pianoIl flusso dei pellegrini, raggiungendo circa sei o sette milioni all'anno, oggi gli dà ragione. La nuova chiesa del pellegrinaggio commissionata alla Renzo Piano Building Workshop, è stata la risposta dei frati alle necessità dei fedeli.

La «Fabbrica della Chiesa», iniziata nel 1994, si è conclusa il 1° luglio 2004 con la dedicazione a "San Pio da Pietrelcina" . E' stato necessario scavare 70.000 metri cubi di roccia.

L'opera si sviluppa su una superficie complessiva di circa 9.200 mq. con una capacità di 7.000 posti a sedere, sulla base di un coefficiente di sicurezza ampliamente cautelativo. Ma nelle grandi occasioni il grande sagrato permetterà a 30.000 fedeli di poter assistere alle cerimonie religiose.

Il progettista Renzo Piano è uno dei più grandi architetti viventi.

Il santuario, unico nel suo genere, ha la forma della conchiglia e darà lustro a San Giovanni Rotondo dal punto di vista artistico. I suoi diciassette arditi e possenti archi, disposti a raggiera, realizzati con blocchi di pietra garganica forte come la fede dell’uomo, costituiscono la struttura portante della struttura secondaria in legno e acciaio che sorregge la volta, e convergono tutti nel punto dov’è l’altare del sacrificio di Cristo che è la pietra angolare che regge il Regno di Dio.

Si compone della vecchia chiesina e della nuova basilica. Tutte e due sono dedicate a Santa Maria delle Grazie.

La vecchia chiesina:

  • 1540: inizio della costruzione.
  • 5 luglio 1676: con grande solennità viene consacrata e dedicata a Santa Maria delle Grazie.

Possiede una graziosa lunetta, che raffigura la Madonna col bambino, San Francesco e San Michele Arcangelo.

Ai lati della porta ci sono due lapidi, infisse dal comune di San Giovanni Rotondo per ricordare due date: i cinquant'anni di sacerdozio di Padre Pio (10 agosto 1910 - 10 agosto 1960) e i suoi cinquant'anni di permanenza a San Giovanni Rotondo (1916 - 1966).

All'interno è da notare l'altare di San Francesco, sul quale Padre Pio ha celebrato la Santa Messa dal 1945 al 1959.

S M GrazieLa nuova basilica:

Opera dell'architetto Giuseppe Gentile di Boiano (Campobasso).

  • 2 luglio 1956: inizio della costruzione.
  • 1 luglio 1959: consacrazione da parte di mons. Paolo Carta, vescovo di Foggia.
  • 2 luglio 1959: il cardinale Federico Tedeschini incorona il quadro di Santa Maria delle Grazie.

È a tre navate; in fondo a quella centrale, sulla parete dell'abride, domina il grandioso mosaico, raffigurante la Madonna delle Grazie, opera del prof. Bedini, eseguito dalla scuola vaticana del mosaico.

Nelle navate laterali, sugli altari sono montati otto mosaici, eseguiti dalla scuola vaticana su disegni del prof. Antonio Achilli e padre Ugolino da Belluno (limitatamente al mosaico della Madonna del Rosario).

Fu voluta da Padre Pio.

Fin dal 1925 egli sperava di poter dare agli abitanti di S. Giovanni Rotondo una casa di cura per gli ammalati. Raccolse le offerte generose e riuscì a trasformare un ex monastero nel piccolo Ospedale Civile San Francesco con due corsie, un'attrezzatura funzionale e venti posti letto. Nel 1938 un terremoto distrusse l'edificio. Ma l' idea di Padre Pio era quella di erigere una "clinica" vicino al convento.

La sua costruzione cominciò nel maggio 1947, giunsero da tutto il mondo offerte per la creazione della clinica che venne inaugurata il 5 maggio 1956 a cui Padre Pio diede il nome di Casa Sollievo della Sofferenza che rappresenta la testimonianza più eloquente della sua opera. Attualmente la Casa Sollievo della Sofferenza si presenta come una vera e propria città ospedaliera, dai primi venti letti iniziali ora sono quasi milleduecento.

Distante dal centro abitato vi è il Convento dei Cappuccini dove visse ed operò il Frate di Pietrelcina.

Nel convento si trova la cella n. 5 che il Padre occupò al suo arrivo a S. Giovanni Rotondo fino al 1940, anno in cui fu trasferito nella cella numero 1, che Padre Pio occupò fino al 1968. All'interno vi è il letto, il Crocifisso, una cassa per la biancheria, un comodino, una scrivania, due sedie ed uno scaffale pensile con alcuni libri. Non è permessa la visita alla cella perché fa parte della zona coperta dalla clausura. Di fronte vi è poi una piccola cappella con una statua della Vergine inserita in una nicchia, in questa cappella Padre Pio celebrò messa durante il periodo di segregazione dall'11 giugno 1931 al 15 luglio 1933, la messa durava circe tre ore.

  • La costruzione fu iniziata nel 1538, su richiesta ed a spese del popolo e con il consenso dell'arcivescovo sipontino, cardinale Giovanni Maria di Monte S. Sabino, poi Papa Giulio III.
  • Il terreno, comprendente una casetta di campagna ed un pozzo, fu donato da un certo Orazio Antonio Landi.
  • Nel 1540, i frati ne presero possesso, testimoniando Dio con santità di vita e ricevendo in compenso divina assistenza.
  • Il 1 febbraio 1575, vi alloggiò Camillo De Lellis, il quale, dopo una lunga conversazione con padre Angelo, superiore del convento, decise di cambiar vita.
  • 1811: il convento viene chiuso una prima volta.
  • 1818: viene riaperto.
  • 1867: all'inizio dell'anno il convento viene chiuso nuovamente.
  • 1867, 20 ottobre: convento, chiesa, terreno, mobili ed arredi passano al Comune di San Giovanni Rotondo per gli usi contemplati dall'art. 20 della legge eversiva del 7 luglio
  • 1866. Fino al 1908 il convento viene adibito a mendicicomio.
  • 1904: il provinciale Padre Pio da Benevento fa diversi tentativi presso l'amministrazione comunale per riavere il convento.
  • 1909: il provinciale padre Benedetto da San Marco in Lamis riottene il convento e, all'inizio di settembre,i frati ne riprendono il possesso.
  • 1916: 28 luglio, arriva Padre Pio da Pietrelcina. D'ora in poi la storia del convento sarà legata a quella del beato Padre.

Attraversando i vicoli stretti e scoscesi si possono visitare: la chiesa di San Giovanni, nota anche con il nome di Rotonda, che diede il nome alla cittadina. Si trova nella zona est del paese ed è illuminata da un'apertura che si trova nella sommità.

I Pirgiani convertitisi al cristianesimo per opera dei monaci benedettini del Convento di San Giovanni in Lamis (attuale convento di San Matteo), dedicarono a San Giovanni Battista, l'antico tempio pagano a forma circolare.

VIDEO:

Di seguito il meraviglioso video realizzato dal Liceo Statae Maria Immacolata di San Giovanni Rotondo  nell'ambito del PON “per la Scuola: Competenze ed ambienti per l’apprendimento” - “ADOTTA LA ROTONDA II” - PON Patrimonio Culturale, Artistico e Paesaggistico “Un cammino per la tutela e lo sviluppo del territorio”

Clicca qui per altre informazioni sulla Chiesa della Rotonda a San Giovanni Rotondo.

Questa chiese risale al 1300. Nel 1344 il 23 aprile il papa Clemente VI con bolla pontificia concesse ai suoi visitatori particolari indulgenze.

Dal 1500 non fu più sede parrocchiale ma per iniziativa dell'università di San Giovanni Rotondo, ottenne da "Consalvus Ferrande, dux terrae novae" il permesso di celebrare, l'11 giugno la festa del santo da cui prende il nome.

Sull'epigrafe in pietra posta sul portale di ingresso, si legge che è stata edificata per volere di Federico II di Svevia, nell'anno 1231. Originariamente costituita da un impianto tardo romanico, oggi si presenta come un armonioso insieme di elementi caratterizzanti diversi periodi storici. Conserva al suo interno tracce di affreschi medievali, una "Natività" di A. Ciccone e un dipinto raffigurante il "Battesimo di Gesù Cristo" di F. P. Fiorentino. Si venera, in particolare, il culto della Vergine del Monte Carmelo.

La "Chiesa Madre" di San Giovanni Rotondo.

Quella che si trova oggi all'inizio di corso regina Margherita è una ricostruzione dell'antica chiesa, di cui ormai non resta traccia. Al posto della chiesa vi era un tempio eretto nel XIII secolo. Veniva detto "chiesa di San Leonardo" perché oltre ad essere dedicata al santo abate, riscuoteva alcune rendite fondiarie dall'omonimo monastero di Siponto.

Tra il convento e il nuovo santuario è situata la chiesa di Santa Maria degli Angeli.

Costruita nel 1540 in pietra locale di Montenero, subì dei danni durante il terremoto nel 1629.

Nel luglio del 1676 venne consacrata e dedicata a Maria Santissima delle Grazie

Il Convento delle Clarisse, ossia Chiesa della Risurrezione fu costruita sul suolo donato dal dottor Pietro Melillo alle Clarisse Cappuccine. Padre Pio spesso si appartava in preghira in questo luogo.

La costruzione iniziò con la benedizione della prima pietra il 23 Settembre 1975 (ricorrenza della morte di San Pio), e venne dedicata l'8 Settembre 1985 (ricorrenza di Santa Maria delle Grazie, festa assai importante a San Giovanni Rotondo).